Che cos’è lo Sciamanesimo?
Il Significato di Sciamanesimo
Lo sciamanesimo, o sciamanismo, è una delle più, se non la più, arcaiche pratiche di guarigione riscontrabile nel genere umano. Si basa sull’uso consapevole di stati alterati di coscienza per entrare in contatto con il mondo dello spirito e degli spiriti.
Attraverso uno stato di trance ritroviamo lo splendore e la luce nella nostra anima ristabilendo i flussi energetici che ci portano alla salute e alla libertà.
Lo sciamano scelto dagli spiriti cresce apprendendo le sue arti attraverso numerose iniziazioni che lo conducono ad una separazione radicale tra profano e sacro; esso muore per il mondo materiale e rinasce in una dimensione spirituale, così facendo ad esso si rivelano arcaiche verità sull’esistenza, riconoscendo ogni cosa come viva e integrata nell’unica realtà dell’uno.
Lo sciamano è un “religioso” nel senso più alto del termine, ciò che lo caratterizza e lo distingue è il fatto di essere una tecnica dell’estasi.
Lo sciamano è per sua natura un profondo comunicatore con il mondo dello spirito e degli spiriti, un esploratore dell’universo, un interlocutore del lato d’ombra e soprattutto un guaritore. Si ritiene che esso possa guarire come tutti i medici e operare dei miracoli viaggiando nell’altra realtà alla ricerca di un’anima persa per ristabilire nel suo paziente l’integrità energetica.
Sciamanesimo e Medicina
Per uno sciamano Medicina non ha nulla a che vedere con un farmaco o una sostanza.
Medicina significa potere, intento, forza vitale, connessione, completezza e integrità.
Medicina è vedere la connessione tra tutti gli esseri e tutte le cose.
Medicina è ritrovare la profondità di sé stessi, riscoprendo lo spazio del divino e del sacro immortale dentro di noi.
Ognuno è portatore di Medicina e può fare della sua vita una buona Medicina.
Medicina è l’energia che si estende in amorevolezza verso l’altro.
Medicina è tutto ciò che sostiene l’uomo, ogni cosa che guarisce il corpo, la mente, lo spirito è Medicina.
Lo Sciamano o Uomo Medicina
La nostra via è quella dell’Uomo Medicina, l’uomo è esso stesso la sua medicina e Medicina per i malati. Lo sciamano, fin dall’era arcaica, è Uomo di Medicina per la sua tribù ma anche per gli animali, per i campi, per il raccolto e per la terra. Esso è un ponte tra Terra e Cielo attraverso il quale il soffio del Grande Spirito si esprime.
Allo sciamano vengono affidati diversi compiti. Primo tra tutti quello di insegnare a orientarsi nella foresta, ad esso è anche affidato il compito della cura e della guarigione dell’individuo come della comunità. Nelle tradizioni che seguiamo esso non è un mago ne un sacerdote, combatte le interferenze magiche e gli influssi negativi a volte lottando con furia con Spiriti ostili e occupazioni dell’anima.
Non usa il suo potere ne per danneggiare ne per favorire nessuno, è sostanzialmente un guaritore. Ma al di là delle sue funzioni di guaritore è per sua essenza un comunicatore con il mondo dello Spirito e degli Spiriti, un viaggiatore mistico, un esploratore dell’universo, potente interlocutore del lato d’ombra.
Vocazione e Via Iniziatica allo Sciamanesimo
Lo sciamano viene scelto dallo Spirito che lo guida, con segni e visioni, indicandogli il percorso. La chiamata sciamanica si manifesta in maniera differente a secondo del carattere e del tipo di potere che gli sarà affidato. Spesso la chiamata è accompagnata da una crisi, una rottura dell’equilibrio fisico e mentale del futuro sciamano che sprofonda in una buia notte dell’anima dove affronta una battaglia interiore che porta alla demolizione dell’ego e ad un profondo cambiamento e rinnovamento del suo essere spirituale. Esso muore per il mondo “reale” e rinasce in un mondo spirituale dove il sacro si manifesta in tutte le cose. In una pietra, in un albero e negli elementi, rivelando il sacro nella sua totalità.
La vocazione sciamanica frequentemente si manifesta fin da bambini, i quali risultano spesso solitari o assenti. Questi bambini sono spesso poco inclini alle convenzioni sociali risultando agli occhi occidentali piccoli “selvaggi” che amano rifugiarsi nella natura. Quando la chiamata è così giovane, se non viene riconosciuta e correttamente guidata e vissuta può portare instabilità caratteriale e mentale che porterà poi il futuro apprendista alla ricerca di un percorso per la sua guarigione che lo condurrà, comunque, sulla via sciamanica per lui scelta dagli Spiriti.
La vocazione si può manifestare anche in età più adulta o addirittura avanzata, di solito con una forte crisi o malattia. A volte il prescelto viene colpito da un fulmine o da una grave malattia spesso incomprensibile per i medici e viene guarito da uno sciamano o da uno Spirito Guardiano. In alcune tradizioni, la vocazione viene passata da padre in figlio o da nonno a nipote. Si dice che gli Spiriti scelgano i nuovi Sciamani tra i figli di vecchi Uomini di Medicina per la presunta facilità che avranno di trattare con loro vista la cosmologia e le alleanze che saranno trasmessi a questi ragazzi.
Una forma di chiamata molto forte è il rapimento diretto degli Spiriti che rapiscono il futuro Sciamano, tenendolo prigioniero nelle tenebre della foresta o trascinandolo nel mondo inferiore delle ombre, fico a quando il futuro interlocutore non sia stato completamente destrutturato. Al giorno d’oggi la vocazione sciamanica avviene in maniera spontanea. L’eccessivo materialismo e la vita moderna industrializzata, la perdita dei valori e del contatto con l’energia della Terra sta costringendo la fonte di saggezza infinita in ognuno di noi a risvegliare poteri arcaici e memorie dei tempi in cui eravamo potenti e comunicavamo con gli Dei riportando in superficie l’essere Spirito.
Anche nello sciamanesimo tradizionale, il desiderio profondo di divenire Sciamani per guarire e sostenere la comunità è un segno potente di vocazione. Qualunque sia il modo in cui si manifesti la chiamata, il futuro apprendista non può rifiutarla, pena sfortuna e malasorte, se non malattia, sua e della famiglia.
Il futuro Sciamano ora inizia il suo apprendistato da uno Sciamano esperto che per anni lo guida nella comprensione della realtà sciamanica e delle arti tradizionali della guarigione. Esso viene preparato ad apprendere le sue arti attraverso potenti iniziazioni, la destrutturazione della sua mente e del suo corpo, la riduzione alle ossa, lo smembramento e la successiva ricostruzione. Lo spogliamento di tutto ciò che in lui è vecchio e superfluo, il suo ciclo vitale e di apprendimento diviene un ciclo di morte e rinascita attraverso l’apprendistato il suo potere cresce e si espande conquistando, attraverso potenti rituali, alleati spirituali e poteri elementari frequentando in modo rituale luoghi di potere della terra e interagendo con le sue forze.
Le sue funzioni e il suo apprendimento sono sopratutto legate all’esperienza reale della Trance Estatica, uno stato di visione e profonda comunione con il Grande Spirito da cui derivano tutti i suoi poteri e ruoli che riguardano la cura degli esseri umani, degli animali, della terra e anche la comunione con gli Spiriti , l’esplorazione dei misteri dell’Universo, la capacità di muoversi nei mondo inferiori (di bassa vibrazione e oscurità) e di volare nei cieli dei mondi astrali.
Cosmovisione Sciamanica
Il nucleo della visione sciamanica della realtà, che possiamo riscontrare in ogni tradizione, vede l’universo diviso in due realtà:
- Tonal, realtà della veglia
- Nagual, realtà del sogno e in tre mondi: Mondo di Mezzo, una zona intermedia che è il luogo dove viviamo; Mondo Superiore, spesso associato al cielo o al di là del cielo; Mondo Inferiore, associato con il mondo sotterraneo o il mondo sotto le acque.
Questi regni sono connessi tra loro da un’asse verticale conosciuta come l’Albero Cosmico o l’Asse del Mondo.
In Siberia e in Lapponia l’Albero Cosmico è rappresentata dal Palo al centro della yurta (tenda circolare usata come abitazione che rappresenta l’intera cosmologia della tradizione sciamanica mongola) e lo Sciamano salendo sul Palo riusciva a volare nell’altro mondo al di là delle stelle che altro non erano che fori della volta celeste che conducevano nel Mondo Superiore. Allo stesso modo, l’Albero Cosmico connetteva con le sue radici al Mondo Inferiore e lo Sciamano seguiva le sue radice o lo scorrere del Fiume Mondo per raggiungere il Mondo Inferiore. Altri eccessi che in questa realtà simboleggiano ingressi per il Mondo Inferiore sono: qualsiasi buco nel terreno, tronchi cavi, grotte e non è raro che gli sciamani usino come passaggio anche delle pozze d’acqua o l’acqua in generale. Notiamo che simbolicamente, l’entrare in una grotta, nuotare in un fiume, arrampicarsi su un arcobaleno o volare in cielo rappresentano il cambiamento profondo di stato di coscienza, uno stato di profonda Trance spesso indotto da danze rituali o dall’assunzione di piante di potere che permette allo Sciamano di sintonizzare il proprio canale percettivo su quei mondi paralleli.
La leggenda di Babbo Natale sembra essere legata ad un antico mito Lappone di volo estatico dello Sciamano. Era usanza tra i Lapponi celebrare una particolare cerimonia più o meno nel periodo del nostro Natale, dove lo Sciamano volava in cielo guidato dall’Amanita Muscaria (fungo allucinogeno da colore rosso e bianco). Lo Sciamano saliva sull’Asse del Mondo uscendo dalla yurta per parlare con le divinità, al suo rientro rientrava nella tenda dal foro nel soffitto riscendendo l’Asse del Mondo. Da questo viaggio riportava conoscenza e saggezza, doni (!) per tutta la comunità.
Gli Sciamani considerano i Mondi Inferiori come mondi di bassa vibrazione, spesso oscuri, densi come la profondità dell’inconscio ma anche come il luogo dove vivono il potere, la forza e l’energia, il potenziale e l’inespresso. E’ da sotto la terra che estraiamo i carburanti che alimentano le nostre attività reali ed umane, è li che troviamo l’istinto, il potere animale e la forza di conservazione che alimentano le nostre azioni del vivere. E’ da qui che estraiamo il nostro nutrimento grezzo che può essere poi raffinato nei livelli di vibrazione più elevati.
Il Mondo Sotto le Acque è un particolare Mondo Inferiore dove gli Sciamani vengono iniziati dagli esseri che lo abitano. Nel tempo mantengono contatti e scambi energetici con il Signore sotto le acque, spesso raffigurato come serpente. Tale spirito è di facile visione nelle sessioni di Ayahuaska, tipiche in Amazzonia. L’associazione al potere del serpente ci rimanda a molte tradizioni spirituali come gli Aztechi e il loro serpente cosmico Quetzalcoatl, la Kundalini degli Indù.
Il Mondo Superiore è associato allo Spirito, all’energia pura, alla coscienza più elevata, è considerato il luogo delle guide, dei maestri e degli Dei.
Appare spesso come un luogo freddo e bianco, come città spesso tecnologicamente avanzate. In questi luoghi l’energia viene organizzata nei modelli e nelle forme che governano la matematica di tutti gli universi. Sono luoghi di saggezza e di comprensione universale.
Intorno ai tre mondi, gli Spiriti delle Quattro Direzioni sorvegliano. Nell’eterno movimento creano la Realtà. Gli Sciamani considerano i tre mondi e gli spiriti che governano l’universo come realtà tangibili e forze concrete. Possiamo considerare i mondi come universi paralleli e i suoi abitanti come esseri concreti appartenenti a quei mondi. Gli Sciamani si recano in questi luoghi e incontrano questi esseri quando entrambi sono nella loro forma Nahual ovvero nei loro corpi di spirito.