Lo Sciamanesimo e le tecniche di guarigione sciamanica
L’arte della cura dello sciamano, uomo di medicina, distingue vari approcci terapeutici:
- Il lavoro fisico, dedicato al corpo
- Il lavoro sull’energia e sul potere
- Il lavoro sul piano psicologico e mentale
- Il lavoro anemico e spirituale
Questi piani di realtà si intersecano uno con l’altro e il curandero interagisce con tutti questi piani contemporaneamente.
Sul piano fisico, viene prescritta una dieta adatta al paziente stesso e al contesto di guarigione. Prima della cura si rimane comunque digiuni, purificati dal cibo e dal sesso. Per favorire l’apertura e la purificazione dei canali di vita, vengono fatte assumere al paziente erbe ematiche e lassative. Queste pratiche di pulizia interna sono conosciute in tutte le tradizioni che io abbia studiato, dall’Amazzonia alla Mongolia. Nella pratica indiana, tale purificazione, prende il nome di Panchakarma.
Ripulire il corpo è il primo passo verso la salute e la guarigione. Non è insolito tra le culture sciamaniche che lo sciamano e il suo paziente chiedano aiuto alle piante maestre per ripulire la mente e dilatare la coscienza, permettendo che entrambi raggiungano il mondo anemico degli spiriti.
In Amazzonia l’uso del Vino degli Dei, conosciuto come Ayahuaska – Natem -Yagè, è la base di questa pulizia che in tal caso soddisfa tutte le funzioni richieste: purificazione per via ematica e lassativa, dilatazione della coscienza e contatto con gli spiriti.
Oltre la purificazione interna dei canali profondi del potere, anche i canali più esterni vengono purificati attraverso bagni rituali con erbe sacre gradite agli spiriti e attraverso la capanna del sudore dove erbe sacre vengono bruciate a seconda dello squilibrio energetico e degli spiriti fastidiosi che creano la malattia.
L’intervento diretto sul corpo del paziente da parte dello Sciamano, avviene attraverso un massaggio rituale che, voglio precisare, non ha nulla a che vedere con i massaggi e con i massaggiatori convenzionali privi della capacità di vedere, senza potere di guarigione e senza una conoscenza profonda dell’essere. D’altro canto lo Sciamano lavora ispirato dai suoi spiriti aiutanti, guidato nella capacità di vedere e percepire. Attraverso manipolazioni fisiche, strutturali, manipolazioni dei flussi di energia e dei centri del potere esso libera i blocchi che ostruiscono il libero fluire.
Sul piano mentale lo Sciamano vede gli Spiriti Elementari e le forme pensiero che creano problemi al paziente, esso può parlare direttamente con tali energie e lavorare insieme al paziente per la loro rimozione e per la costruzione e l’acquisizione di Spiriti positivi che lo sostengano. A tal proposito gli strumenti utilizzati dallo Sciamano sono molteplici a seconda dei suggerimenti dei suoi Spiriti. In alcuni riti esso può soffiare via le forme pensiero o, grazie alle sue frecce magiche, estrarre intrusioni e Spiriti Elementari.
Essendo Maestro del Tempo, con il suo volo magico viaggia attraverso le linee del tempo rintracciando eventi passati dove gli Spiriti del Trauma si sono agganciati alla nostra vita; in seguito essi vengono disinstallati mutando la realtà odierna. Esso può viaggiare anche nel futuro cercando di mutare il nostro destino. In effetti molti malesseri arrivano dal futuro, ciò è legato al percorso dell’anima profonda ma sarebbe troppo complesso spiegarlo in questo contesto.
Una delle prima fasi della cura, sul piano mentale, consiste nel buttare via il dolore, rimuovere le erbacce. A tal proposito lo Sciamano curatore, maestro della Trance, usa vari strumenti per indurre una catarsi nel suo assistito. Ciò spesso avviene attraverso la danza sacra, i l ritmo incessante del tamburo, l’alterazione de respiro o attraverso posture e movimenti finalizzati alla rimozione del dolore e all’eliminazione degli Spiriti ad esso attaccati.
In questo contesto chiameremo tale lavoro Bioenergetica Sciamanica e Liberazione dell’Ombra.
Rimossa l’energia scura e malata, l’intervento si focalizza sulla ricostruzione della psiche. Attraverso la musica, i canti, le illusioni e suggestioni vocali si induce nel paziente uno stato di trance e comunione favorevole alla guarigione. Il paziente viene spinto a sviluppare la consapevolezza guardando dentro di sé i suoi pensieri e desideri inconsci, le sue costruzioni mentali, al fine di creare chiarezza interiore e ripianificare il percorso che lo condurrà verso la guarigione stabilendo i cambiamenti necessari e rimuovendo dalla sua vita tutto ciò che è di ostacolo per tale realizzazione.
La rimozione e il cambiamento sono una parte necessaria per la guarigione e richiedono disciplina, una virtù persa qui in occidente. Ai Nativi, questo antico insegnamento veniva portato dal Vento del Nord. Chiedevano ad esso di donargli la forza e di far crescere i bambini forti e retti come alberi di Cedro.
La disciplina del guerriero è fondamentale, senza di essa non vi è intento ed è molto facile ricadere nei propri schemi e ricreare i propri demoni, ricadendo nel ruolo di vittima che non si addice affatto ai bipedi. Del resto, chi non è disposto a cambiare non guarirà. La guarigione si manifesta a chi permette la cura ed è disposto a cambiare abitudini comportamenti e circostanze a tal fine. Un detto indiano dice: “Non sprecare il tempo prezioso altrui se non intendi rispettare la saggezza che ti viene offerta”.
Sul piano energetico, lo Sciamano agisce manipolando direttamente le correnti energetiche attraverso i flussi di vita, riaprendo i centri del potere e manipolando la struttura quantistica del campo, favorendo la possibilità di mutare dinamiche ed eventi. Esso accede a campi informativi e di frequenze cosmiche elevate, divenendo canale di tali energie. Attraverso la presenza può individuare i blocchi e dissolverli tramite la sua luce o estrarre dal corpo l’energia malata che ne ostacola la normale condizione di salute. Non è insolito che durante questo lavoro si manifestino attorno al paziente o al curatore, Spiriti Aiutanti o Spiriti degli Antenati, che compiano loro stessi delle guarigioni sul paziente.
Il piano anemico è patrocinio esclusivo degli Sciamani, maestri e specialisti dell’animo umano. È su questo piano che i prodigi si compiono e su questo piano che la malattia si crea. Essa non è altro che una sofferenza dell’anima, un allontanamento dalla propria anima che è l’unica fonte di gioia e verità interiore.
Lo Sciamano attraverso il suo volo magico, dote conferitagli spesso da un uccello, attraverso il sacro tamburo viaggia come spirito nell’altra realtà varcando le soglie dei tre mondi guidato dai suoi alleati alla ricerca di un’anima smarrita, persa o imprigionata. Durante il viaggio intraprende una lotta contro entità e demoni che vorrebbero impedirgli il recupero dell’anima. Durante il viaggio lo Sciamano cerca per il suo assistito poteri provenienti dalla Natura e Spiriti che siano disposti ad assisterlo. Lo Sciamano trasmette tali poteri attraverso la forza del Soffio, Soffio da cui hanno avuto origine tutte le cose.
Tutte le pratiche sciamaniche sono estremamente intense e producono sempre un ampliamento della coscienza promuovendo nell’individuo una crescita consapevole del sé verso la vera guarigione dell’anima. Producono un senso di benessere e di connessione con gli Spiriti e le Energie del Cosmo, una ritrovata vitalità e voglia di essere.
Bellissimo articolo